Alberto Patrucco da Semigiò

16 04 2013

Tratto dal sito: www.albertopatrucco.it

Chi lo conosce sa come si presenta in palcoscenico: semplicemente con la sua faccia e la sua verve. Classe 1957, abito di scena scuro, in omaggio alla scuola minimalista che imponeva massima attenzione alle mani e al volto.

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Voce profonda, almeno quanto i temi che affronta con apparente leggerezza, rifugge ai travestimenti e ai lazzi pseudoclauneschi. Non vuole trasmettere messaggi, dice e ripete che non ha niente da insegnare a nessuno e, addirittura, afferma di non sapere di preciso ciò che vuole. E non gliene importa niente. Perché, di sicuro, sa ciò che non vuole.

Non vuole riproporre in teatro direttamente a contatto con il pubblico (come oggi sempre più spesso sembra accadere), i tempi e i modi della televisione. Dove contano i minuti e i secondi e dove gli spettatori, ossia coloro che effettivamente assistono in prima persona alla trasmissione televisiva, perdono la spontaneità, perché da guardatori si sentono guardati.

È Alberto Patrucco, attore comico di prima grandezza, ben noto alle platee italiane per il suo incontenibile eloquio, fondato sull’innata capacità di plasmare il linguaggio e i fatti. Nelle mani di Alberto Patrucco, le parole si trasformano in clava o fioretto, secondo le esigenze del monologo. Niente travestimenti e non sense, nulla di demenziale o farsesco. La comicità di Patrucco attinge e si alimenta dall’infinito serbatoio della realtà. Gli accadimenti sono quindi modificati e restituiti al pubblico privi di qualsiasi indulgenza all’imparzialità.

Con una sua personalissima strategia discorsiva, Patrucco, tratta un argomento, lo rivolta, creando vivissima attesa, per giungere, con arguzia e irresistibile comicità, ad inaspettate conclusioni.

Se il mondo del cabaret, di questi tempi, declina inesorabilmente, da un lato verso la macchietta e la parodia, dall’altro verso uno stile che si avvicina di molto al comizio, Patrucco si allontana da tutto questo.

Niente gag di basso cabotaggio o profetiche verità. Nei testi che scrive e recita anche in televisione, c’è sempre il filo di un ragionamento che, dopo e al di là dell’effetto comico, fa meditare. Alberto Patrucco, come pubblico e critica testimoniano, è oggi uno degli attori comici più completi e rappresentativi del nostro cabaret. Ciò che offre è un’angolazione, un punto di vista, un’intuizione. Il pubblico, potrà farne ciò che vuole.